Ciao a tutti!!!!!!!
Vi mando un abbraccio caloroso e molto entusiasmo dalle Ande!
Ho letto con interesse ed attenzione gli ultimi report. Abbraccio nuovamente chi sta incontrando difficolta´ (come il sottoscritto) e mi rallegro per chi é gia´ lanciato.
Seguendo il consiglio di Veronica vi racconto la mia situazione e le mie impressioni.
Lavoro Benvenuti nel mondo UNESCO, dove sembra di esser tornati all´universita´. Sono nella disillusione piu´totale e assolutamente senza nulla da fare. Purtroppo non ci sono soldi, non ci sono progetti, ma ci sono tante parole che vagano nell´aria. Il mio compito non so quale sia: dovrei pianificare il settore scienza ed ambiente per il prossimo biennio. E quest´anno? Boh, per il momento ho avuto molti incontri con varie ONG, sono stato ad una conferenza su diritti indigeni e all´universita´per parlare di sviluppo (in)sostenibile. Parole, parole e parole. Per il momento solo questo; parole senza concludere niente (non ci sono soldi) ne cercare accordi bilaterali(ho iniziato a chiedere i soldi all´ambasciata del Giappone). La frustrazione e´ giornalieria, perche´ non sto imparando molto, se non a rimanere positivo. Mi sento perso quando si prendono decisioni senza osservare dati, senza cercare un dialogo con la popolazione locale e senza essere chiari sulla meta e sulla sostenibilita´. Purtroppo sono stato testimone di queste decisioni in alcune riunioni con altre agenzie ONU. La situazione quindi non e´ delle migliori; mi dispiace perche´ ho tanta voglia di fare e per questo si continua a cercare uno spiraglio per fare qualcosa. La vita d´ufficio e´ tranquilla: classismo totale da parte dello staff nazionale che si sente elevato ad un livello superiore, un capo che lascia l´ufficio fra due mesi (non si sa se rimarremo senza capo per un po´)e alcuni giovani volentorosi ma anche imbrigliati nella ragnatela della macchina UNESCO.
Vita Visto che di andare sul campo non esiste possibilita´, e considerato che ho bisogno di conoscere veramente la gente locale, ho inziato una campagna di viaggi per l´Ecuador nei fin di settimana per rendermi conto della realta´ (realta´ che e´ tutta ipotizzata qui nel mio ufficio). Vi allego alcune foto del mio primo viaggio in villagi vicino a Ottavalo, un centro con forte influenza indigena kichwa. Non posso ancora darvi conclusioni precise, pero´ la questione indigena non e´ risolta ed ci sono tanti temi calienti (come quello del diritto all´acqua in terre indigene). Ho iniziato un corso di kichwa per comunicare meglio (molti non parlano lo spagnolo, o non lo vogliono parlare). Continuo a ballare per le strade di Quito dove la salsa, reggaeton e cumbias sono una costante.
Concludo queste prime impressioni con energia e voglia di fare. La frustrazione e´ quotidiana, pero´ rimango positivo sperando veramente di poter applicare un po´ delle mie conoscienze sul campo. Mi immedesimo in tutti quelli che si sentono impazienti e non soddisfatti.
Rimango positivo fino ai fatidici 90 giorni che Staffan de Mistura ci ha gentilmente indicato; poi credo che iniziero´ a lasciar libero l´istinto di cooperazione e di scoprire...
Un bacio a tutti!!!
PS Grazie a Veronica che ha iniziato ad usare il blog, mostrandomi che si puo´ accedere con la password che vi ho mandato.